Schede

Un giardino medievale, detto anche “Giardino della Principessa”, ricreato in un sito ricco di storia e suggestione.

Frequentato da torinesi e turisti, il giardino roccioso è un luogo perfetto per una passeggiata contemplativa, una pausa di lettura o semplicemente per ritagliarsi un momento di quiete lontano dalla frenesia cittadina.

Giardino storico annesso all’edificio di proprietà nel 1675 del conte Flaminio Ripa di Giaglione e allestito sull’area donata dalla Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours.

Parco dell’istituto per «minorenni traviate» fino agli Anni 70, dopo lo sgombero degli occupanti del centro sociale Prinz Eugen (che scelsero di non toccarlo) si deve deciderne il destino.

L’Orto Botanico ha la funzione di coltivare e far conoscere le piante, i loro usi, la loro origine e le loro caratteristiche.

Il Palazzo Provana di Collegno, o Palazzo Guidobono Cavalchini, è un palazzo storico di Torino costruito nel 1687 su progetto dell’architetto Guarino Guarini, è sotto la tutela della Sovrintendenza alle Belle Arti ed è monumento nazionale.

Circa 421.000 mq di parco pubblico, il più noto e frequentato della città.

Il Parco della Rimembranza fu così chiamato nel 1923 e fu inaugurato con una solenne cerimonia nel 1925 per celebrare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale e i caduti torinesi, e per costituire un arboreto sperimentale con quattrocento specie botaniche differenti. Ha un’estensione superiore a 90 ettari e ospita oltre 21.000 alberi.

35 ettari di verde sorgono nel cuore della città di Torino per dar vita ad uno spazio innovativo dove poter coltivare le proprie passioni all’aria aperta.

Il PAV costituisce uno dei pochissimi parchi nella città di Torino dove scienza, arte e tecnologia si fondono in unico posto.

Piazza Carlo Felice è una delle piazze più scenografiche di Torino, situata all’inizio di via Roma, tra la stazione di Porta Nuova e via Lagrange. È un autentico salotto urbano ottocentesco, incorniciato da edifici eleganti e alberghi storici, animata dalla presenza del celebre Giardino Sambuy. Il primo benvenuto che mescola arte, storia e armonia urbanistica che Torino dà ai visitatori in arrivo dalla stazione. La piazza prende il nome da Carlo Felice di Savoia, re di Sardegna dal 1821 al 1831.

Vi sono coltivate  circa 2500 specie e varietà di piante provenienti dal Piemonte, dall’Italia e da tutto il mondo

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso oltre ad essere il più antico d’Italia, possiede una biodiversità unica, offre una vasta gamma di ecosistemi che ospitano numerose specie di flora e fauna, alcune delle quali sono rare o protette. La presenza di animali, insieme a una varietà di piante alpine, rende il parco un luogo ideale per gli amanti della natura, del trekking e dell’osservazione della fauna selvatica.

L’Oasi Zegna è un territorio ad accesso libero situato nelle Alpi Biellesi con un’estensione di circa 100 km². Istituita nel 1993, le sue radici risalgono agli anni trenta del Novecento per opera dell’imprenditore del tessile e dell’abbigliamento Ermenegildo Zegna, originario del territorio.

La collina di Belmonte è costituita da un singolare affioramento granitico nel territorio canavesano.

Si possono incontrare marmotte, stambecchi, camosci, cervi, tassi e poi aquile, poiane fino a varietà splendide di farfalle. I suoi ambienti diversificati tra acquatici (laghi), umidi (stagni), rocciosi e forestali consentono di osservare moltissime varietà di rocce e piante.

L’Ente di gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali è un’istituzione della Regione Piemonte, nata il 1° gennaio 2012 dall’unione dell’Ente di gestione del Parco regionale La Mandria, del Parco naturale di Stupinigi, riserve Naturali della Vauda, del Ponte del Diavolo e della Madonna della Neve sul Monte Lera.

Alberi monumentali; in primavera tulipani e narcisi fioriti; dall’estate all’autunno le dalie e poi ninfee e loti.

In una grande area protetta sorgono quattrocento sculture naturali di grande interesse geologico e paesaggistico: colonne di terra con un masso per copricapo, simili a un fungo gigante. Il nome deriva dalla parola piemontese <em>Ciciu</em> che significa pupazzo.