MERGOZZO (VCO), fraz. Montorfano. Chiesa di San Giovanni Battista
L’abitato è raggiungibile a piedi lungo una strada panoramica sul lago che da Mergozzo porta a Montorfano.
San Giovanni in Montorfano è un borgo citato per la prima volta nel documento di tal Reginaldo del 17 giugno 885. L’edificio esistente risale all’XI secolo e pertanto il documento si riferisce ad un edificio precedente.
Una campagna di scavi archeologici, condotti dal 1970 a metà degli anni ottanta, ha portato alla luce le fondamenta di una chiesa risalente al VIII secolo ed un battistero databile tra il V e il VI secolo.
L’abitato è raggiungibile a piedi lungo una strada panoramica sul lago omonimo che da Mergozzo porta a Montorfano.
Seminascosto in una conca verde, con poche ma antiche case in pietra, ha come elemento di spicco il complesso architettonico della Chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
Si tratta di chiesa romanica a croce latina, con tiburio ottagonale e lanternino, ornato da una monofora e da tre bifore. L’edificio è realizzato con conci in serizzo ed in granito.
Di particolare interesse sono i frammenti di affresco all’interno dell’abside e la pala d’altare barocca, dipinta dal fiorentino Luigi Reali, dove è raffigurata la Madonna del Carmelo incoronata da angioletti mentre abbraccia Gesù Bambino; ai suoi piedi sono rappresentati San Giovanni Battista e San Rocco. Degni di nota sono anche: un paliotto con la figura del Santo e la mensa da altare ricavata da un elemento architettonico di epoca romana.
La facciata a capanna presenta il portale architravato ed archivoltato con ghiera in cotto, sovrastato da una monofora; la fiancata sud presenta due monofore allungate ed una sulla faccia del transetto, mentre sul lato a ovest si aprono due porte.
Sul lato rivolto ad est si aprono cinque monofore a doppia strombatura, due sull’abside, una su ciascun braccio del transetto ed una sul tiburio appena sopra l’abside.
Di particolare effetto scenico le mensole degli archetti ed i capitelli della loggetta decorati con rudimentali teste d’animali e di uomini.
L’interno è coperto da volte a crociera le cui nervature poggiano su semicapitelli mentre l’arco mediano della navata ed i quattro arconi del tiburio appoggiano su larghi capitelli sostenuti da semicolonne.
Fonte: www.comune.mergozzo.vb.it
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