ACQUI TERME (AL). La Bollente

Il monumento, inaugurato nel 1879, è diventato il simbolo della città spesso presente, insieme all’immagine dell’acquedotto romano, sui manifesti pubblicitari delle Terme.

La fama di Acqui è legata alla sua fonte, «La Bollente» e all’edicola marmorea realizzata nel 1870 da cui scorre,  con flusso continuo l’acqua a temperatura di circa 74,5°, con una portata costante di 560 litri al minuto.

Si deve all’ingegnere lombardo Giovanni Ceruti, nell’ambito di un più ampio progetto di rinnovamento del centro cittadino e degli edifici delle Nuove Terme, il progetto dell’edicola-tempietto di forma ottagonale arricchito da una doppia scala e balaustre in stile eclettico. Il monumento, inaugurato nel 1879, diventerà il simbolo della città spesso presente, insieme all’immagine dell’acquedotto romano, sui manifesti pubblicitari delle Terme.

L’acqua salso-bromo-iodica è utilizzata specialmente negli stabilimenti termali insieme ai fanghi per le sue proprietà curative di malattie che colpiscono il sistema respiratorio ed utilizzata anche in caso di reumatismi e artrosi.

Da qualche anno purtroppo Acqui Terme sta attraversando un periodo di crisi a causa della chiusura prolungata delle attività termali, causate dalla difficoltà di gestione del complesso termale, con conseguente impatto negativo sull’occupazione e il  turismo locale. Attualmente è in progetto un piano di rilancio con nuove concessioni.

Oltre ad i resti del Teatro Romano, notevole è il sito della piscina emersa dagli scavi per la costruzione di un edificio non distante da piazza Italia, dove l’acqua bollente mescolata con l’acqua fredda dell’Erro proveniente dall’acquedotto veniva utilizzata nelle vasche termali.

Affacciante sulla piazza della Bollente, si nota la Torre Civica o Torre dell’Orologio realizzata nel 1763 sulle fondazioni di una porta dell’antica cinta muraria risalente all’epoca medievale (XII-XIII secolo), dalla piazza partono ripide vie che delineano il nucleo medievale Borgo Pisterna.

Prima che le abitazioni venissero dotate di acqua calda esistevano gli “Acqui Brentau“, uomini che trasportavano a spalla in contenitori di lamiera da 50 litri dette “brente” la fumante acqua termale per rifornire i cittadini che la utilizzavano  per usi domestici,  pulizia personale o ad uso curativo.

Accessibilità: sempre visitabile, facile accesso a piano strada.

Nel mese di settembre, si svolge ad Acqui il famoso “Palio del Brentau, una tipica gara nella quale i concorrenti si cimentano nel trasporto dell’acqua, premiando chi porta il maggior quantitativo nel tempo previsto.